Organizzatore di convegni

Convegno internazionale di studi Clemente Rebora nella cultura italiana ed europea, dal 3 al 5 Ottobre 1991 – Rovereto.

La prima iniziativa organizzata, col mio Maestro Gualtiero De Santi (ordinario di Letterature Comparate presso l’Università degli studi di Urbino, oggi “Carlo Bo”), con l’Ateneo urbinate e la Città di Rovereto, è stato il convegno internazionale di studi Clemente Rebora nella cultura italiana ed europea, svoltosi a Rovereto dal 3 al 5 ottobre 1991. Un’iniziativa a cui hanno partecipato docenti di 18 Università di tutto il mondo e che ha avuto oltre 100 segnalazioni e recensioni su tutta la stampa nazionale e sulle riviste di cultura. E’ risultata fondamentale nella riscoperta critica dell’opera del poeta e scrittore milanese. Al simposio, ho svolto il mio primo intervento convegnistico con con un raffronto tra la poesia di Rebora e quella del primo T.S.Eliot.

Gli Atti, Clemente Rebora nella cultura italiana ed europea (a cura di Giuseppe Beschin, Gualtiero De Santi ed Enrico Grandesso, Roma, Editori riuniti, 1993: trenta interventi!), risultano a tutt’oggi il volume saggistico più ampio sull’opera reboriana. Hanno ricevuto circa 70 recensoni.

“La strada da fare è tanta e bisogna salutare con il massimo favore la buona volontà e il coraggio di chi si mette in cammino…credo sia venuto il momento, per i pochi e tenaci assertori della grandezza di Rebora, di chiudere il libro delle recriminazioni per aprire quello degli interrogativi di fondo”.

Giovanni Raboni, “Corriere della Sera”, 02.10.91

“A Rovereto, dove Don Rebora esercitò il suo ministero per otto anni, dal 1945 al 1953, erano adunati i suoi più noti studiosi, da Macrì a Raboni, da Ramat a Bandini, da De Santi a Grandesso, da Renata Lollo a Margherita Marchione. Che erano però anche suoi convinti sostenitori; che davano credito alla sua opera letteraria e insieme cedevano al fascino della sua persona, di tutte le sue esperienze e i drammi da cui, fiore raro e potente, era spuntata quella poesia”.

Carlo Carena, “La Stampa”, inserto “Tuttolibri”, 07.12.91

“Gli atti del convegno promosso nell’ottobre 1991 a Rovereto, comprendenti ventinove interventi, aperti da Carlo Bo e conclusi da Carlo Carena, su una delle più alte figure poetiche del Novecento. Fra gli interventi da notare quelli di Oreste Macrì (da un amplissimo studio in via di completamento), di Fernando Bandini (sul primo e l’ultimo Rebora), di Margherita Marchione (sui rapporti tra Rebora e Prezzolini), di Enrico Grandesso (Rebora e Eliot) .

Mario Picchi, “L’Espresso”, 11.03.94

Oggi questo volume, nella prospettiva e nella larghezza degli studi, può confermare la riacquisizione di Rebora nella centralità delle ragioni culturali ed espressive del Novecento poetico”.

Stefano Crespi, “Il Sole 24 Ore”, 16.10.94

“Col concerto delle sue voci, questo volume di atti reboriani ci ritorna così l’immagine mistica della peregrinatio…dal convegno roveretano è venuta l’immagine di un poeta non “dimezzato” ma profondamente fedele a se stesso”.

Fabio Finotti, “Lettere italiane”, XLVI, 4, 1994

“Così, mentre da più parti si è sottolineata l’esemplarità nascosta, la “pervasività carsica” del magistero reboriano nella tradizione letteraria italiana, l’ipotesi di una dimensione europea dell’opera di Clemente Rebora, accostata per affinità o contrasto a quella di T.S.Eliot o di G.M.Hopkins, ha rivelato con forza la propria fondatezza se, come ricordava Enrico Grandesso, citando Enzensberger, ciò che in fondo rende unitaria la poesia moderna è il configurarsi, nelle singole opere, di “una nuova coscienza comune”.

Alessandra Mantovani, “Rivista di Letterature moderne e comparate”, XLVIII, 4, ott-dic ‘95

“Nuovi Quaderni Reboriani”

Ho ideato e gestito dal 1998, sempre con Gualtiero De Santi, i “Nuovi Quaderni Reboriani”, riprendendo gli originali “Quaderni reboriani” di Scheiwiller (1959-68) L’iniziativa si è articolata in quattro convegni nazionali di studi: a Rovereto (1998), Recanati (1999), Borgomanero (2000) e Trento (2004) – e in una monografia.

I cinque volumi sono stati pubblicati in collana da Marsilio: Le prose di Clemente Rebora (1999); La musica in Leopardi nella lettura di Clemente Rebora (2001); Clemente Rebora e i “maestri in ombra” (2003); E. Grandesso, Una parola creata sull’ostacolo. La fortuna critica di Clemente Rebora, 1910-1957 (2005), L’ultimo Rebora, 1954-57 (2008). Tra i partecipanti ai convegni: Pietro Gibellini, Franco Loi, Donato Valli, Franco Foschi, Alberto Folin, Gian Carlo Ferretti, Guido Guglielmi, Franco Lanza, Mario Luzi.

“Una raccolta di interventi ma sulle prose, finora mai analizzate sistematicamente. Dai primi saggi apparsi sulla Voce alle liriche di guerra, i commenti su Gogol’ e su Rosmini. In appendice un interessante epistolario del poeta, in massima parte inedito”.

“La Repubblica”, 11.10.99

“Ma probabilmente la novità più squillante della nuova stagione reboriana consiste nella scoperta del prosatore, laddove fino a poco fa era quasi esclusiva l’attenzione al poeta. Le prose di Clemente Rebora, uscite ora per Marsilio… per cura di Gualtiero De Santi ed Enrico Grandesso, sono non soltanto una raccolta di studi di prim’ordine sulla varia testimonianza dello scrittore… ma anche l’inizio di una serie di Nuovi Quaderni reboriani.

Franco Lanza, “L’Osservatore Romano”, 20.10.99

“Il giovane Rebora, occupandosi di un tema (già trattato, tra gli altri, da Arturo Graf) quale quello della musica nello Zibaldone, si accorge che si tratta di una questione non già ancillare, bensì centrale all’interno del sistema del pensiero leopardiano. Il saggio di Rebora – come sostiene Grandesso nella presentazione del volume – appare così non solo come un testo importante nell’opera del suo autore, ma anche un lavoro utilissimo alla comprensione del poeta dell’infinito”.

Leonardo Mancino, “Hortus”, lug-dic ‘02

“In che modo si è giunti all’organizzazione di un convegno sulle prose di Rebora?

“Si è pensato di organizzare questo convegno concentrandoci su tre aspetti della scrittura di Clemente Rebora: le lettere, le prose saggistiche e le prose di guerra, per vedere come il prosatore fosse in contatto con il grande poeta”.

Intervista ad Enrico Grandesso,”Il Segno”, 23.05.98

“Una giornata di studi che per molti aspetti ha continuato e approfondito proposte e linee operative emerse dai convegni su Clemente Rebora svoltisi a Rovereto nel 1991 e nel 1998. Ospitati dal Centro Culturale “Don Bernini” di Borgomanero, i relatori hanno potuto così interrogarsi e far riemergere lo spirito con cui negli ormai lontani anni ’10 furono poste le basi per un profondo e radicale rinovamento della poesia italiana”.

“Alto Adige”, 07.11.00

“Eroi senza ritorno e senza perdono, per il tramite duro e fecondo della modernità hanno scardinato e riscritto, provocandone e permeandone gli atomi, palpiti e suoni, percezioni e immagini, scenari e poetica dell’alfabeto conoscitivo della creazione”. Così Enrico Grandesso chiude il suo saggio comparativo contenuto nel terzo dei “Nuovi Quaderni reboriani” (da lui diretti con Gualtiero De Santi)… presentato pochi giorni fa da Lia de Finis, Giuseppe Colangelo e Grandesso stesso al Circolo “A. Rosmini” di Trento.

“L’Adige” e “Il Mattino di Bolzano”, 19.04.03

Quindi, tra altre iniziative:

Convegno nazionale di studi Poesia e testimonianza. David Maria Turoldo, dal 14 al 16 maggio 1993 – Camposampiero (PD)

3. il convegno nazionale di studi Poesia e testimonianza. David Maria Turoldo, svoltosi a Camposampiero [Padova] dal 14 al 16 maggio 1993, a poco più di un anno dalla morte del poeta. E’ stato il primo convegno nazionale di studi dedicato al poeta. Tra i partecipanti: Fernando Bandini, Giovanni Cristini, Ferruccio Ulivi, Ermanno Ancona, Giorgio Lago, Mario Rigoni Stern. Il volume degli Atti, Testimonianza e poesia. David Maria Turoldo, Edizioni del noce, 1993, contiene 23 interventi ed è stato presentato in prima mondiale il 18 novembre 1993 al seminario: “Ars Poetica: a Homage to David Maria Turoldo”, all’Hunter College di New York.

New York, 29 novembre 1993

“… E’ stato un piacere averLa qui e avere gli Atti del Convegno. Spero che ci sarà presto una occasione di contatto”.

Furio Colombo (lettera autografa)

“Recentemente sono apparsi gli atti di un convegno di studio dedicati alla poesia e alla testimonianza di p. Turoldo… il volume è significativo perché molte voci della cultura italiana (Volpini, Erba, Cristini, Ulivi, Rigoni Stern…) delineano un profilo di grande finezza dell’itinerario umano e spirituale di un personaggio che ha attraversato il cuore del Novecento italiano lasciando una traccia ancor feconda e viva.

Gianfranco Ravasi, “Letture”XLIL, 4, aprile 1994

4. il convegno nazionale di studi Il verso mai scritto. La poesia di Bino Rebellato, Cittadella – Campese di Bassano del Grappa, 8 ottobre 2005. Il convegno ha ricevuto una medaglia come riconoscimento della Presidenza della Repubblica Italiana. Gli Atti sono usciti col titolo lI verso mai scritto. La poesia di Bino Rebellato, Rovereto, Nicolodi, 2006; testi, tra gli altri, di Andrea Zanzotto, Giorgio Bernardi Perini, Michele Sovente, Gina Zanon, Giovanni Lugaresi.

“L’autunno vedrà ancora una iniziativa di grande spessore culturale: il convegno nazionale di studi sulla poesia di Bino Rebellato… il progetto prevede infatti il coinvolgimento di accademici e illustri docenti di prestigiose istituzioni culturali da ogni parte della penisola, al fine di contribuire a dare all’opera poetica di Rebellato il peso che merita nella poesia italiana. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Presidente della Repubblica e del Ministero dei beni culturali”.

“Il Giornale di Vicenza”, 18.07.05

Torino, 23 dicembre 2006

“Caro Grandesso,
grazie, di cuore, del bel libro dedicato a Bino Rebellato: così l’amico è ricomparso, dolce, affettuoso, fervido, con la sua luminosa e commossa poesia”.

Giorgio Barberi Squarotti (lettera autografa)

Francesco De Nicola interviene al convegno, moderato da Alberto Sinigaglia

5. Il convegno Veneto, terra di migranti, organizzato il 16 aprile 2016 a Camposampiero in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti del Veneto, nell’ambito della rassegna internazionale Migrazioni. Viaggi e miraggi.

“Inizierà lunedì prossimo… la prima edizione della rassegna internazionale della cultura e del libro “Migrazioni. Viaggi e miraggi”. Uno dei temi più attuali dell’Europa d’oggi verrà sviscerato in una serie di eventi – dalle conferenze al film, dal convegno di studi allo spettacolo teatrale alla presentazione di libri con autrici e autori – che offrirà agli spettatori svariate possibilità di approccio all’argomento”.

“Il Mattino di Padova”, 05.04.16

6. Ho organizzato, dal 2005 al 2015, una serie di incontri di studi nel padovano. Tra tutti, cito quello su Luigi Meneghello (ottobre 2006) e quello sul tema Donna letteratura mondo del lavoro (2010).

“Come racconta la grande Franca Valeri: “Ho sempre sfruttato il mio senso dell’umorismo e la mia ironia, per osservare e descrivere il mondo che mi circonda”. L’umorismo aiuta, anche quando il tema che si vuole affrontare è piuttosto impegnativo, come quello che verrà trattato domani e dopodomani durante il convegno nazionale di studi “Donna letteratura mondo del lavoro”, a cura di Enrico Grandesso.

Barbara Codogno, “Il Mattino di Padova”, “La Tribuna di Treviso”, “La Nuova Venezia”,”Il Corriere delle Alpi”, 20.10.10,
ripreso nel sito della Fondazione Marisa Bellisario www.leprotagoniste.org

Interventi in convegni non da me organizzati

Fogazzaro e Rebora, comunicazione al convegno internazionale di studi Antonio Fogazzaro. Le opere, i tempi, svoltosi in celebrazione dei 150 anni della nascita dello scrittore, Vicenza, 27-29 aprile 1992;

“Umana industria sacra”: l’uomo e la macchina nei “Frammenti lirici” di Clemente Rebora, comunicazione in Letteratura e industria, XV convegno internazionale A.I.S.L.L.I., Torino, 15-19 maggio 1994;

Gli scrittori e la montagna nella “grande guerra”, intervento nel convegno Montagna e Mito, organizzato dalla Provincia Autonoma di Trento, Borgo Valsugana, 6 dicembre 1998.

I frammenti e il dialetto della tribù: scorrendo i “Four Quartets” di T.S.Eliot, intervento al convegno internazionale di studi Le teorie della letteratura nella modernità, Urbino, 12-13 ottobre 2004;

La poesia religiosa italiana del Novecento, in La poesia di Don Mario Bebber, Levico Terme, 22 dicembre 2005;

“Tra zente strania morir”: tre poeti veneti cantano l’emigrazione, comunicazione in Civiltà italiana e geografie d’Europa, XIX congresso internazionale A.I.S.L.L.I., Trieste-Padova- Capodistria-Pola, 19-24 settembre 2006.

Il tormento spirituale del “Gianardana”, in Clemente Rebora: la pedagogia dell’umiltà, Urbino-Pesaro, 25-26 novembre 2012.