Ho pubblicato in questi anni decine di saggi su riviste di cultura e in volume. Tra le riviste, “Otto/Novecento”, “Il Confronto Letterario”, “Atelier”, “Qui Libri”, “Amicando Semper”. Tra i miei editori Marsilio, Editori Riuniti, Stampa Alternativa, Via del Vento; in miscellanea, Olschki.

Sono socio del PEN Club e dell’AISLLI (Associazione Internazionale Studiosi di Lingua e Letteratura Italiana). I miei libri sono oggi in numerosissime biblioteche, italiane e straniere. Tra le più prestigiose, la Bibliothèque Nationale de France, quelle delle Università di Monaco, Berlino, Oxford, Tokyo, Princeton, Harvard e la Library of Congress degli Stati Uniti.

In volume sono uscite due monografie su Clemente Rebora.

La prima, con antologia, è stata pubblicata nel 1990, come undicesimo volumetto della collana “Grandi Scrittori Italiani” delle Edizioni del Noce (tra gli studiosi che hanno curato i precedenti volumi, Carlo Bo, Vittore Branca, Gina Lagorio ed Enzo Demattè; tra gli autori trattati, Eugenio Montale, Umberto Saba, Beppe Fenoglio e Carlo Emilio Gadda).

Priorato di S. Egidio, 6 marzo 1991

Grazie, caro amico… del “Clemente Rebora”: una presenza che mi porto dentro. Cercherò, per quanto mi sarà possibile, di leggere con amore e di fare frutto. Con tutta l’amicizia,

David Maria Turoldo (lettera autografa)

La seconda, Una parola creata sull’ostacolo. La fortuna critica di Clemente Rebora 1910-1957, è il quarto titolo dei “Nuovi Quaderni Reboriani”), Venezia, Marsilio, 2005. In copertina: Umberto Mastroianni, Corrida (1961).
Presentato in più sedi; recensioni e interviste su “Avvenire”, TG3 RAI, GR1 RAI, “Corriere del Trentino”, “Il Gazzettino”.

“Enrico Grandesso, che qui rielabora la fortuna critica di Rebora tra il 1910 e il 1957, presenta una minuta revisione dell’opera omnia alla luce della percezione estetica, storica, letteraria e filosofico-culturale dei tempi…intelligente e perfetto per l’intarsio delle citazioni da articoli, saggi e monografie, il lavoro di Grandesso diventa una esemplare e musiva antologia della critica reboriana”

Claudio Toscani, “Avvenire”, 17.09.05

Pavia, 23.11.05

“Caro Grandesso,
il Suo volume su Rebora è di notevole importanza e Gliene sono grato.

Con i saluti più cordiali,
suo Cesare Segre” (lettera con firma autografa)

Ho curato altri due volumetti sul poeta vociano: il primo, Dieci poesie per una lucciola, è uscito nella collana “Millelire” di Stampa Alternativa nel 1999; il secondo, Gli spettatori dell’ultimo piano, riguardante una prosa rara del poeta, è stato pubblicato nel 2000 nella collana “Ocra Gialla” delle Edizioni Via del Vento di Fabrizio Zollo.

I miei saggi più significativi sono stati rielaborati e riproposti nel 2015, insieme ad alcuni testi nuovi, nel volume Nello specchio delle parole. Un percorso dell’immaginario letterario dal Cinquecento ad oggi, Marsilio editore. Presentazione in prima nazionale alla Libreria Ubik di Trieste il 16 marzo 2015, con Enzo Santese; poi all’Associazione Culturale “A. Rosmini” di Trento, con Lia de Finis e Giuseppe Colangelo; al Centro Candiani di Venezia con Franco Torcellan, alla Biblioteca Civica “G. Tartarotti di Rovereto, con l’intervento di Gianmario Baldi; e all’Università degli studi di Genova, con l’introduzione di Francesco De Nicola.
Recensioni, segnalazioni e interviste, tra le altre, su “Avvenire” , “Il Piccolo”, “L’Adige”, “Il Trentino”, “Il Corriere del Trentino”, “Elleradio”, “Radio Cooperativa”. “Il Mattino di Padova”, “Il Secolo XIX”, “La Repubblica”, “Qul Libri”, www.progettoblio.com.

“Oggi alle 18 alla libreria Ubik di Galleria Tergesteo, il critico Enzo Santese presenterà il libro di Enrico Grandesso “Nello specchio delle parole” (Marsilio Editore). L’autore è noto studioso di letterature comparate. Sulla base di approfondimenti e analisi condotte su diversi poeti e narratori italiani e inglesi, ha raccolto in un saggio di straordinaria lucidità d’analisi e arguta capacità di confronto il senso di un viaggio fantastico attraverso i secoli della letteratura, dal Cinquecento ad oggi”.

“Il Piccolo”, 16.03.15, in occasione della prima presentazione nazionale del libro

“Grandesso mostra di considerare l’esame della realtà letteraria come momento di confronto e di verifica anche della propria dimensione umana, cercando sempre di conciliare le ragioni critico-letterarie con quelle civili”.

“Giuseppe Colangelo, “L’Adige”, 17.03.15

“Un viaggio letterario che passa in rassegna un’ampia serie di autori, e che presenta diversi tipi di scrittura critica, quello di Grandesso, sorretto dalla convinzione che ‘le parole, creative e critiche, siano specchio nel confronto con la propria epoca, la tradizione e il futuro’ “.

Gabriella Brugnara, “Il Corriere del Trentino”, “Il Corriere dell’Alto Adige”, 17.03.15

Claudio Toscani “Avvenire”, 3 aprile 2015
(leggi tutta la recensione in formato pdf)

Un saggio edito da Marsilio e suggestivo fin dal titolo…vero e proprio tour letterario che attraversa mezzo millennio, spaziando tra poesia e letteratura, in un percorso che tocca esperienze e proposte diverse, peraltro sostanzialmente accomunate dalla caratteristica di rappresentare, appunto, dei luoghi dell’anima”.

Francesco Jori, “Il Mattino di Padova”, “La Tribuna di Treviso”, “La Nuova Venezia”, “Corriere delle Alpi”, 13.05.16

“Il primo capitolo, Reboriana, è interamente imperniato su Clemente Rebora, personalità che occupa un posto predominante negli interessi di studio dell’autore e del quale, anche grazie al suo lavoro, è ormai riconosciuta la rilevanza internazionale”.

Angela Bubba, www.progettoblio.com, VII, 28, inverno 2017,
(leggi tutta la recensione in formato pdf)

“Il tuo scrivere è improntato a una sensibilità libera, che ama andare controcorrente nel proporre autori talora trascurati dalla critica”.

Linda Mavian, da una email all’autore spedita il 13 aprile 2018

“Come recita il sottotitolo del volume, si tratta di ‘un percorso nell’immaginario letterario dal Cinquecento ad oggi’; ma lo possiamo tranquillamente considerare come un viaggio attraverso autori e problematiche della letteratura europea, in un’applicazione serrata e allo stesso tempo creativa dei motivi di ricerca della comparatistica”.

Franco Torcellan, “Qui Libri”, maggio-giugno 2018

Tra i singoli testi saggistici cito per tutti:

L’archetipo Faustiano in The Monk di Matthew G. Lewis, Camposampiero, Edizioni del noce, 1989.

La sensazione e la parola: il vociano Rebora e il primo T.S.Eliot, “Otto/Novecento”, XV, 6, nov-dic. ’91.

Ricerca verso la Verità, introduzione ad AA.VV., Gesù Cristo nella narrativa italiana del ‘900 (Atti del Convegno del 25-27 marzo 1992) , Assisi, Biblioteca Pro Civitate Christiana, 1993.

John Keats, un nome scritto sull’acqua, “Il Ragguaglio Librario”, LXII, 12, dicembre 1996.

Le metamorfosi del tempo nel “Doctor Faustus”, “Il confronto letterario”, XIV, 28, novembre 1997.

“Ma tu mortal non sei”: la poesia oltre il latinorum, “Didascalie”, gen-feb. ’99.

Le voci: Clemente Rebora e Camillo Sbarbaro, curate nel catalogo d’arte Die Düstern Adler. Aquile Funeste, a cura di Siegfried de Rachewiltz, per l’esposizione internazionale di Schloss Tirol – Castel Tirolo (BZ), 28 giugno – 11 novembre 2005;

“Tra zénte strània morir”: l’emigrazione nei versi di tre poeti veneti, in A.A.V.V. Civiltà italiana e geografie d’Europa, a cura di B. M. Da Rif, Firenze, Olschki, 2010 (Atti del XIX convegno internazionale A.I.S.L.L.I. del settembre 2006).

“Ecco che mi gira la testa”: imprese e sfortune di tre poveri eroi, “Il parlar franco”, XIV, 13-14, 2014 (numero monografico su Tonino Guerra).

Lo humour e lo sguardo, postfazione ad Antonio Fogazzaro, Viaggio in Svizzera (1868), edizione criticamente condotta a cura di Fabio Finotti, Castelfranco Veneto, Biblioteca dei Leoni, 2019.