Ho pubblicato in questi anni decine di saggi su riviste di cultura e in volume. Tra le riviste, “Otto/Novecento”, “Il Confronto Letterario”, “Atelier”, “Qui Libri”, “Amicando Semper”. Tra i miei editori Marsilio, Editori Riuniti, Stampa Alternativa, Via del Vento; in miscellanea, Olschki.
Sono socio del PEN Club e dell’AISLLI (Associazione Internazionale Studiosi di Lingua e Letteratura Italiana). I miei libri sono oggi in numerosissime biblioteche, italiane e straniere. Tra le più prestigiose, la Bibliothèque Nationale de France, quelle delle Università di Monaco, Berlino, Oxford, Tokyo, Princeton, Harvard e la Library of Congress degli Stati Uniti.
In volume sono uscite due monografie su Clemente Rebora.
La prima, con antologia, è stata pubblicata nel 1990, come undicesimo volumetto della collana “Grandi Scrittori Italiani” delle Edizioni del Noce (tra gli studiosi che hanno curato i precedenti volumi, Carlo Bo, Vittore Branca, Gina Lagorio ed Enzo Demattè; tra gli autori trattati, Eugenio Montale, Umberto Saba, Beppe Fenoglio e Carlo Emilio Gadda).
Presentato in più sedi; recensioni e interviste su “Avvenire”, TG3 RAI, GR1 RAI, “Corriere del Trentino”, “Il Gazzettino”.
Ho curato altri due volumetti sul poeta vociano: il primo, Dieci poesie per una lucciola, è uscito nella collana “Millelire” di Stampa Alternativa nel 1999; il secondo, Gli spettatori dell’ultimo piano, riguardante una prosa rara del poeta, è stato pubblicato nel 2000 nella collana “Ocra Gialla” delle Edizioni Via del Vento di Fabrizio Zollo.
I miei saggi più significativi sono stati rielaborati e riproposti nel 2015, insieme ad alcuni testi nuovi, nel volume Nello specchio delle parole. Un percorso dell’immaginario letterario dal Cinquecento ad oggi, Marsilio editore. Presentazione in prima nazionale alla Libreria Ubik di Trieste il 16 marzo 2015, con Enzo Santese; poi all’Associazione Culturale “A. Rosmini” di Trento, con Lia de Finis e Giuseppe Colangelo; al Centro Candiani di Venezia con Franco Torcellan, alla Biblioteca Civica “G. Tartarotti di Rovereto, con l’intervento di Gianmario Baldi; e all’Università degli studi di Genova, con l’introduzione di Francesco De Nicola.
Recensioni, segnalazioni e interviste, tra le altre, su “Avvenire” , “Il Piccolo”, “L’Adige”, “Il Trentino”, “Il Corriere del Trentino”, “Elleradio”, “Radio Cooperativa”. “Il Mattino di Padova”, “Il Secolo XIX”, “La Repubblica”, “Qul Libri”, www.progettoblio.com.
Tra i singoli testi saggistici cito per tutti:
L’archetipo Faustiano in The Monk di Matthew G. Lewis, Camposampiero, Edizioni del noce, 1989.
La sensazione e la parola: il vociano Rebora e il primo T.S.Eliot, “Otto/Novecento”, XV, 6, nov-dic. ’91.
Ricerca verso la Verità, introduzione ad AA.VV., Gesù Cristo nella narrativa italiana del ‘900 (Atti del Convegno del 25-27 marzo 1992) , Assisi, Biblioteca Pro Civitate Christiana, 1993.
John Keats, un nome scritto sull’acqua, “Il Ragguaglio Librario”, LXII, 12, dicembre 1996.
Le metamorfosi del tempo nel “Doctor Faustus”, “Il confronto letterario”, XIV, 28, novembre 1997.
“Ma tu mortal non sei”: la poesia oltre il latinorum, “Didascalie”, gen-feb. ’99.
Le voci: Clemente Rebora e Camillo Sbarbaro, curate nel catalogo d’arte Die Düstern Adler. Aquile Funeste, a cura di Siegfried de Rachewiltz, per l’esposizione internazionale di Schloss Tirol – Castel Tirolo (BZ), 28 giugno – 11 novembre 2005;
“Tra zénte strània morir”: l’emigrazione nei versi di tre poeti veneti, in A.A.V.V. Civiltà italiana e geografie d’Europa, a cura di B. M. Da Rif, Firenze, Olschki, 2010 (Atti del XIX convegno internazionale A.I.S.L.L.I. del settembre 2006).
“Ecco che mi gira la testa”: imprese e sfortune di tre poveri eroi, “Il parlar franco”, XIV, 13-14, 2014 (numero monografico su Tonino Guerra).
Lo humour e lo sguardo, postfazione ad Antonio Fogazzaro, Viaggio in Svizzera (1868), edizione criticamente condotta a cura di Fabio Finotti, Castelfranco Veneto, Biblioteca dei Leoni, 2019.