Da Chicaribo rente Brusaporco a Schei, tera e memoria. Un nuovo testo teatrale, Chicaribo rente Brusaporco, è stato ispirato dall’opera del poeta Ernesto Calzavara (Treviso, 1907 – Stra, 2000). Pubblicato dalle Edizioni Damocle, è uscito nel luglio 2011 ed è stato presentato in prima alla rassegna “Librando” di Castelbrando (Cison di Valmarino, TV) il 13 agosto 2011. Sono seguite le presentazioni a Villa Settembrini di Mestre e al festival internazionale “Flussidiversi. Poesia e Poeti di Alpe Adria”, Caorle, 3 giugno 2012.
“Grandesso, che frequenta il teatro, ha avuto l’idea geniale di costruire attorno alle poesie una storia che, nata come radiodramma, calza a pennello … nell’opera i personaggi sembrano usciti direttamente dalla penna di Calzavara. Il merito è ovviamente dello sguardo dell’autore di questo libro, godibilissimo: saper guardare con gli occhi del critico all’opera di un maestro come il Calzavara e con gli occhi di uno scrittore a una terra, il Veneto, e ai suoi abitanti.”
Barbara Codogno, “Il Mattino di Padova”, “La Tribuna di Treviso”, “La Nuova Venezia”, 22.09.11
“Ne esce una pièce di vivace umanità travolta dal progresso, attraversata dai contrasti e dalle contraddizioni della modernità produttivista e avvelenata da inquinamento ambientale e morale … dal canto suo, l’autore di questo lavorato esperimento di moderno teatro veneto di tradizione, rivela che la sua rilettura di Calzavara gli ha aperto “un terreno magmatico, fertilissimo, ora piano ora acuminato, sempre vitale, attraente”.
Claudio Toscani, “Avvenire”, 25.11.11
Già andato in onda come radiodramma, con la regia di Federico Pinaffo, sulle frequenze della padovana Radio Cooperativa il 15 e il 22 marzo 2011, Chicaribo rente Brusaporco è divenuto spettacolo teatrale cambiando il titolo in Schei, tera e memoria, con la regia di Giovanni Florio e la consulenza di Piergiorgio Piccoli, E’ stato messo in scena dal Cantiere Teatrale Nautilus di Vicenza. Interpreti: Matteo Zandonà, Renato Poli, Luca Iseppi, Daniele Berardi, Christian Nicoluzzi. Voce fuori campo: Nicola Brugnolo. Prima nazionale a Vicenza, inaugurando la rassegna estiva di Theama Teatro, nei giardini dello Spazio Teatro Bixio il 30 giugno 2012 – presenti i familiari del poeta, Marco Calzavara e Pervinca Rizzo Calzavara. Una serie di repliche si è svolta poi con successo, fino al dicembre 2013.
Ecco una sintesi della recensione alla prima uscita sul “Giornale di Vicenza” il 2 luglio 2012.
“Il titolo – “Schei, tera e memoria” – annuncia senza possibilità di equivoco l’argomento di cui si parla: il Veneto e i veneti, la storia recente di una terra e di un popolo colpiti da improvvisa ricchezza dopo secoli di stenti e che adesso si trovano di fronte a un tipo di difficoltà diversa, stavolta non legata al bisogno ma più umana, intima, quasi sentimentale. Nella sala d’attesa di un ospedale si incontrano quattro tipici rappresentanti di questa fauna… nessuno di loro sta bene e gli annunci che arrivano dall’altoparlante dell’ambulatorio suonano come i rintocchi di una campana a morto. Fuori campo, si sente un’altra voce – questa è dolce e suadente – che declama le strofe con cui Calzavara descriveva i suoi conterranei (“I roba la roba, i la mura inte i muri”). Sono versi che lanciano uno sguardo tenero ma severo su un popolo inquieto, mai contento, sempre in fuga da qualcosa e in cerca di qualcos’altro. Tutto questo agitarsi dovrà pur finire, ammonisce il poeta”.
Lino Zonin, “Il Giornale di Vicenza”, 2 Luglio 2012